Musica Elettronica Viva “The Sound Pool”

Pioniere dell’ambiente urbano come strumento, Musica Elettronica Viva ha creato suite tanto immaginarie quanto fantasiose. Formatosi a Roma alla fine degli anni ’60, il collettivo Musica Elettronica Viva, in continua evoluzione, comprendeva luminari come Fred Rzewski, Alvin Curran e Richard Teitelbaum, tra gli altri, e mirava a condurre gli esperimenti sonori più radicali possibili. Sebbene fossero principalmente compositori, si ispiravano molto ai titani del jazz d’avanguardia come Cecil Taylor e John Coltrane ed erano intenti ad attingere a qualsiasi fonte sonora, da tastiere e batterie a lattine e lastre di vetro. Come dimostra questa registrazione BYG del 1970, The Sound Pool, ristampata dai nastri originali, i MEV crearono un’intricata architettura sonora suonando sintetizzatori, corni e oggetti vari, e impegnandosi in audaci trattamenti dell’audio “al volo”. Il confine prevalente tra il mondo acustico e quello elettronico è stato offuscato da una band che non era una band, che utilizzava una serie di strumenti che spesso non erano strumenti. Inoltre, la natura costantemente mutevole e imprevedibile del personale ha infranto le convenzioni.