Larry Manteca “Zombie Mandingo”

A oltre 10 anni di distanza dalla sua prima apparizione pubblica, Zombie Mandingo torna a splendere in un’edizione completamente rinnovata, per festeggiare la sua prima edizione in vinile. Come gli album precedenti di Larry Manteca, anche questo è concepito come una colonna sonora di un film di exploitation mai realizzato, ispirato ai classici b-movie italiani degli anni 70. Stavolta l’omaggio prende di petto in eguale misura gli zombie made in Italy di Lucio Fulci e le avventure cannibaliche di Umberto Lenzi, in uno strano mash-up dove Mondo cane di Jacopetti incontra Cannibal Holocaust di Deodato. Siamo in un’isola imprecisata dell’Oceano Atlantico, a metà strada tra Africa equatoriale e isole caraibiche, dove il solito gruppuscolo di turisti occidentali, sopravvissuti a un incidente aereo, si scontra con le usanze ancestrali di una tribù indigena abituata a praticare sacrifici umani per tenere a bada la divinità locale, lo Zombie Mandingo del titolo: un essere mostruoso dotato di una forza sovraumana, metà zombie haitiano, metà schiavo africano cannibale. Anche il sound sviluppato da Manteca riflette questa contaminazione tra generi e culture diverse: un’exotica venata di horror, che spazia dall’Africa al Sud America, passando per le isole misteriose del Triangolo della Bermuda. Un itinerario musicale che osa incrociare tra loro Les Baxter e Fela Kuti, Joe Zawinul e Piero Umiliani, Janko Nilovic e le library della KPM, il tutto innaffiato da iniezioni massicce di psichedelia, afro-groove e colonne sonore italiane. Le nove tracce dell’album, registrate tra 2013 e 2019, sono state riaperte nel 2023 per procedere ad un nuovo missaggio e a un remastering certosino, che ha incluso l’aggiunta di nuovi strumenti solisti, come il Fender Rhodes sulla title track. Il risultato è un viaggio caleidoscopico avvincente, capace di penetrare nei segreti sonori della giungla tropicale per svelarne il lato oscuro e abbandonarsi definitivamente a quelle emozioni primarie che da sempre animano lo spirito dei b-movie: azione, avventura, erotismo, paura. L’album è impreziosito da una copertina rigida cartonata da 650gr, con un artwork mozzafiato di Matteo Fumagalli.