Tim Hecker “No Highs” (Vinile Doppio)


L’ultimo lavoro del compositore canadese Tim Hecker è un faro di inquietudine contro il diluvio di falsi positivi dell’ambient aziendale attualmente in voga. Che sia un avvertimento o una promessa, No Highs mantiene il suo impegno: questa è musica di austerità e ambiguità, purgatoriale e mal di mare. Un anti-rilassante frastagliato per la nostra epoca medicalizzata, grezzo e indefinito. La programmazione degli impulsi in codice Morse sfarfalla come un segnale di soccorso, mentre una tempesta di archi, rumore e basso incombe in lontananza. L’elettronica processata rabbrividisce e si scontra con assemblaggi di tensione crepitante, corni mantrici (tra cui lo squisito sax modale di Colin Stetson) e tasti da cattedrale. Nel complesso, i pezzi accumulano ed evitano il dramma, più in sintonia con la risacca che con il crescendo.