Archie Sheep “Yasmina, A Black Woman”

Di tutti i musicisti jazz afroamericani che arrivarono a Parigi alla fine degli anni ’60, il sassofonista Archie Shepp fu probabilmente il più influente. Ancora oggi residente nella capitale francese, divenne parte integrante della scena europea e strinse proficui rapporti di lavoro con pianisti del calibro del tedesco Joachim Kuhn. Shepp registrò anche importanti album per BYG, e Yasmina, A Black Woman è uno dei più avvincenti sia dal punto di vista intellettuale che musicale. Insieme a musicsti fantastici, il repertoriio eseguito riflette l’interesse di Shepp per l’intera storia della musica nera in America, dal blues e dallo swing fino alla libera improvvisazione, nonché il suo crescente fascino per i ritmi africani e per la politica post-coloniale. Il risultato è un set che ribolle di energia e sfida, ma che trasmette anche un profondo senso di romanticismo e tenerezza.