Gleb Kolyadin “The Outland”


“The Outland” è un mondo nel mondo, assemblato da frammenti disparati. Gleb Kolyadin, il virtuoso pianista degli IAMTHEMORNING, ha creato un universo che sfugge alla turbolenza del quotidiano e osserva il mondo attraverso l’introspezione. Le texture ricche e calde confortano l’ascoltatore, mentre strutturalmente la tracklist è costruita sul principio di una suite sinfonica in sei movimenti, con un breve intervallo al centro. L’intero album è in loop, permettendo all’ascoltatore di immergersi nella nuova dimensione di Kolyadin. Stilisticamente, Kolyadin gioca con i generi, passando dal PIANOFORTE CLASSICO al JAZZ-ROCK e alla FUSION, con echi di Pat Metheny e Hiromi, del minimalismo di Steve Reich, del FOLK britannico, delle colonne sonore cinematografiche e dei riferimenti al PROG ROCK degli anni ’70-’80 nella vena di, Emerson, Lake & Palmer, Gong e Mike Oldfield. L’artwork, invece, disegnato da Andhika Ramadahian, ritrae un eremita, intrappolato in uno spazio geometricamente paradossale, che simboleggia i tempi turbolenti in cui “The Outland” è stato scritto. Con Gavin Harrison (Porcupine Tree/King Crimson) alla batteria, Tony Levin (King Crimson/Peter Gabriel) al basso verticale e Vlad Avy alle chitarre, l’opera strumentale è stata registrata in studi privati in tutto il mondo tra l’estate 2021 e il gennaio 2022. “The Outland” permette all’ascoltatore di immergersi in un mondo di evasione positiva – il mondo strumentale di Gleb Kolyadin vi lascerà ricaricati, zen e confortati.