Miles Davis “Changes: The 1955 Sessions” (Cd Doppio)


Fu salutato come uno dei più grandi ritorni che il mondo del jazz avesse mai visto, ma come ogni passo compiuto da Miles Davis nel suo rivoluzionario viaggio musicale, il sensazionale “rilancio” del trombettista al Newport Jazz Festival del 1955 faceva parte di un continuum molto più complesso di creazione e reinvenzione artistica. Per il perennemente mercuriale Davis, l’innovazione musicale non è mai stata un semplice caso di prima e dopo. Infatti, a sessant’anni di distanza e con l’enorme vantaggio del senno di poi e di una prospettiva più ampia, è ora possibile vedere le registrazioni effettuate intorno al concerto di Newport – troppo spesso sminuite nelle storie del jazz o, nel migliore dei casi, semplicemente trascurate – sotto una nuova luce, il collegamento tra il vecchio e il nuovo. Il 1955 si sarebbe chiuso con il debutto del nuovo Miles Davis Quintet, un gruppo destinato a diventare una delle piccole formazioni più influenti della musica, e una formazione che avrebbe anche definito il modus operandi che Davis avrebbe utilizzato per gran parte dei dodici anni successivi. Gli album registrati immediatamente prima del lancio del quintetto, tuttavia, raccontano una storia un po’ diversa, con il trombettista impegnato in un’affascinante ricerca di strumentazioni, strutture sonore e nuovi compagni di gioco – cambiando, rinnovando, evolvendo di sessione in sessione. Queste formazioni mutevoli includevano un sestetto di ardenti basi bop, che forniva una potente prova delle lezioni che Davis aveva appreso da Charlie Parker e Dizzy Gillespie; un combo senza pianoforte, unico nel suo genere e mai ripetuto, che utilizzava trombone e vibrafono, e un quartetto sorprendente, capace di generare parti uguali di fuoco e ghiaccio. Riuniti insieme, formano un prezioso documentario di un anno di transizione; pietre miliari prototipiche che segnano la strada verso le innovazioni future. Questa pubblicazione è corredata da fotografie d’epoca e da un approfondito saggio del sassofonista e autore Simon Spillett.